In modo brillante, leggero, divertente ed originale i ragazzi di Yulija Patotskaya hanno riempito il vuoto dello spazio bianco con l’immaginazione, giocando con un telo bianco e dei fogli di carta, che hanno assunto via via significati diversi.
I ragazzi sono stati rimescolati in 4 gruppi di workshop che lavoreranno sulla stessa tematica privilegiando i linguaggi non verbali. I lavori si tengono negli spazi del Museo della Memoria.