Il secondo dono teatrale è stato offerto dai ragazzi Lettoni di Theatre Studio Joricks. Cala il buio in sala e, come per magia, ci ritroviamo nella Lettonia del 1887, dove c’erano più poveri che ricchi e i bambini lavoravano per guadagnarsi un tozzo di pane. Questa era la cupa realtà delle città. Lo spettacolo narra la storia di una ragazza senza genitori né parenti. Non aveva nessuno al mondo e chi si prendeva cura di lei non l’amava né tanto meno la capiva: veniva trattata da tutti come se fosse una nullità. Quando scoppiò l’incendio, tutti incolparono lei. Morí e nessuno si curò del funerale. La sua morte non importava a nessuno: era semplicemente una persona in meno.
Come avrete capito, lo spettacolo nasconde una storia davvero triste, ma è servito a far riflettere sull’importanza dell’uguaglianza in un mondo dove i ricchi prevalgono sui poveri. Nonostante siano diversi gli attori in scena, solo la protagonista rappresenta una persona in carne ed ossa. Tutti gli altri rappresentano la personificazione di concetti astratti. E non si può che applaudire al dinamismo, alla danza dal ritmo travolgente che ha infiammato tanti cuori in cui risiede adesso, una storia che non deve essere dimenticata. Need more? Needless!